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A Pieve di Cento… per un weekend!

 

Hai un weekend a disposizione e vorresti organizzarti al meglio, per sfruttare al massimo il tuo tempo? Ecco i nostri consigli: dove dormire, dove mangiare, cosa vedere… Pronti? Via!

Dormire

Se quello che cerchi è un albergo con tutti i confort, il Grand Hotel Bologna (http://grandhotelbologna.com/) è quello che fa per te: si trova poco fuori dal centro del paese ed è dotato di piscina coperta, centro estetico, zona attrezzata per i bambini…

Se preferisci una sistemazione più semplice e informale, ti consigliamo l’Affittacamere Santa Chiara (http://www.locandasantachiara.it/): una soluzione accogliente, a conduzione familiare e situata in pieno centro.

Sabato mattina

Per prima cosa, devi visitare il Magi ’900 (http://www.magi900.com/index.php), il museo delle eccellenze artistiche e storiche che si sviluppa su oltre 7.000 metri quadrati. E a maggior ragione ora che ospita i tesori della Chiesa Collegiata salvati dal terremoto, tra i quali la pala di Guido Reni e quella del Guercino.

Questo bellissimo museo è la singolare iniziativa di un privato, l’imprenditore Giulio Bargellini, e ha trovato dimora in un suggestivo granaio degli anni Trenta rimesso a nuovo, ma solo internamente, nel 2000; qui potrai ammirare anche opere futuriste, la collezione Zavattini, le sculture italo-africane e tante opere dei maestri del Novecento, da Balla a De Chirico, da Sironi a Savinio. Dunque preparati, perché ti aspetta un’immersione totale nell’arte distribuita su 6 piani!

Dopo il Museo, passa alla Proloco per ritirare i materiali informativi ed eventualmente per prenotare visite presso altri luoghi di Pieve – oppure all’URP del Comune presso il palazzo del Municipio (richiedi anche la mappa del Museo della Parola: ti servirà). All’interno del Palazzo Comunale, non puoi non visitare l’Archivio Storico Notarile (http://www.comune.pievedicento.bo.it/turismo-ed-enogastronomia/musei-e-monumenti-1/palazzi-e-monumenti-1/archivio-storico-notarile): uno dei rari esempi in Italia di archivio notarile conservato nel luogo di origine, che contiene gli atti redatti dai notai di Pieve dal 1458 al 1795. E’ una piccola e semplice stanza nascosta dietro un’antica porta, che contiene arredi lignei sapientemente dipinti, un banco presso cui sedevano i notai e la misteriosa cassetta dei “Testamenta Secreta”. Ti basterà oltrepassare la porta e scendere quei pochi gradini per sentirti improvvisamente lontano nel tempo… Negli armadi costruiti su misura ogni notaio aveva il suo spazio, protetto da serratura e contrassegnato dal nome e dai simboli della famiglia dipinti sull’anta esterna.

Uscendo su Piazza Andrea Costa, vai verso via Garibaldi e passa sotto il famoso Voltone, l’antica sede del mercato coperto e della Confraternita di Santa Maria. In seguito ai danni riportati dopo il terremoto del 29 maggio 2012, il Voltone è stato oggetto di una serie di lavori per la messa in sicurezza in tempi record: sono bastati cinque mesi per renderlo nuovamente agibile! Guarda bene, e scoprirai una bella Pietà dipinta su un lato, inaugurata ufficialmente lo scorso 1° settembre dopo le delicate attività di restauro.

Poco oltre il Voltone, davanti a te puoi vedere uno degli edifici più antichi di Pieve, e purtroppo seriamente danneggiato dal terremoto: la Casa degli Anziani (1272) (http://www.comune.pievedicento.bo.it/turismo-ed-enogastronomia/musei-e-monumenti-1/palazzi-e-monumenti-1/la-casa-degli-anziani), anticamente locanda per pellegrini e posta con i cavalli, dotata di portico con colonne a trabeazione in legno. Si trova nella Piazzetta del Pozzo delle Catene, l’antico centro del paese dove è conservata una colonna sormontata da un capitello che una recente indagine ha datato tra il I sec. a.C. e il I d.C. (quello esposto però è una copia; l’originale è conservato nella Pinacoteca Civica).

Beh, ormai è arrivata l’ora di pranzo… che ne dici di passare alla Locanda della Tramvia? Aperta nel lontano 1903 e gestita dalla stessa famiglia da ben quattro generazioni, sorge a fianco della stazione del vaporetto che fece i suoi ultimi viaggi nel 1955 (la stazione è ancora visibile; i binari che passavano davanti alla Locanda, invece, non ci sono più). Qui potrai gustare tutti i piatti della tradizione, a partire dall’immancabile pasta fresca!

Sabato pomeriggio

Dopo pranzo ti proponiamo di tornare in Piazza Andrea Costa per una visita alla Pinacoteca Civica (http://www.comune.pievedicento.bo.it/turismo-ed-enogastronomia/musei-e-monumenti-1/copy_of_musei/pinacoteca-civica), riaperta al pubblico a maggio 2013. E’ aperta il sabato pomeriggio e tutta la domenica o in altri giorni su prenotazione, grazie all’aiuto di alcuni volontari; l’ingresso è gratuito.

La Pinacoteca nasce, come struttura, negli anni Ottanta e raccoglie per l’arte antica opere di artisti principalmente bolognesi e ferraresi, tra i quali alcuni allievi del Guercino. L’arte moderna e contemporanea è suddivisa in tre settori: le sculture in terracotta di Antonio Alberghini, noto ritrattista dei primi decenni del Novecento; una miscellanea di artisti contemporanei (dipinti e sculture) e vetri d’autore del Novecento.

Ora, se stai sentendo un certo languorino, all’uscita puoi raggiungere con pochi passi il Bar Rocca, dove ti aspettano Rosa e il suo sorriso per deliziarti a merenda con uno specialissimo yogurt!

E’ ora di recuperare la mappa del Museo della Parola che hai ritirato questa mattina all’URP. Il museo consiste di 15 leggii posti all’interno di luoghi simbolici e giardini del centro storico; ogni mese, lungo il percorso si dà risalto a un grande personaggio della letteratura. La prima tappa si trova davanti al Palazzo del Municipio.

Dopo tutto questo camminare ci sta anche una pausa in pieno relax: vai al Giardino degli Anziani, è una chicca di verde molto curato, disseminato di ombre e di panchine, non lontano dalla piazza centrale di Pieve.

E adesso… è arrivato il momento dello shopping! Concediti una passeggiata tra la Piazza Andrea Costa e le vicine via Matteotti (1, 2, 3) e via Garibaldi (4).

Ti consigliamo di andare all’Antica Formaggeria (1), aperta dal 1967, dove Gabriele ti farà assaggiare i migliori formaggi nazionali e un’ottima selezione di prosciutti.

Se sei in cerca di abbigliamento maschile, un solo nome conta: Sergio (2). Famoso per le sue confezioni sartoriali (sia abiti che camicie su misura) è a lui e al suo negozio che si rivolgono in tanti per momenti speciali e cerimonie.

Per ogni tipo di caffè e tante delizie, devi andare al Millevoglie (3): Laura ti aspetta per accompagnarti in un percorso di degustazione di caffè!

E poi, Zoraido (4) (http://www.zoraido.com/): conosciuto ben oltre Pieve, lo storico negozio di abbigliamento è meta di amanti della moda e dello shopping di qualità. A pochi passi di distanza c’è anche uno Store con le rimanenze degli ultimi anni e campionari a prezzi scontati.

Guarda: s’è fatta sera! E’ ora di preoccuparti della cena. Ti proponiamo due alternative nei dintorni: la trattoria da Braccio fa al caso tuo se cerchi qualcosa di semplice, rustico ma allo stesso tempo particolare – a partire dal ristoratore, ex-giocatore di Rubgy e amante della buona tavola.

Se preferisci qualcosa di più leggero, in stile wine bar, l’Enoteca Natali fa al caso tuo. Aperta dal 2004, oltre alla degustazione di ottimi vini ha una piccola cucina ed è l’ideale per un aperitivo rinforzato da consumare direttamente in Piazza!

Bene: è giunta l’ora di andare a riposarsi. Domani ti aspetta un’altra giornata a Pieve di Cento!

Domenica mattina

Una buona colazione per iniziare la giornata al top: non c’è niente di meglio che la pasticceria La Pieve! In un’atmosfera elegante e curata potrai gustare la pasticceria di produzione rigorosamente propria.

Se poi il weekend che hai scelto di trascorrere a Pieve comprende la quarta domenica del mese, il programma della mattinata è già fatto: comincia a perderti tra le bancarelle del mercatino dell’antiquariato! (http://www.comune.pievedicento.bo.it/turismo-ed-enogastronomia/eventi-e-proposte/mercati) Centinaia di espositori ti aspettano per le vie e le piazze del centro storico per un tuffo nel passato e nel collezionismo.

Il pranzo della domenica è sempre un momento speciale… Anche oggi, ti proponiamo due alternative: il mitico Ristorante Buriani (http://www.ristoranteburiani.com/), consigliato da Gambero Rosso e da Slow Food, premiato con una stella Michelin, è una tappa immancabile nel percorso di ogni buongustaio; propone una cucina legata alla stagionalità e alla qualità del prodotto, rielaborato grazie a ricette storiche rivisitate. Puoi raggiungerlo presso la nuova sede di via Luciano Campanini, dopo che quella storica è stata dichiarata inagibile a causa del terremoto.

Se hai voglia di pesce, invece, devi andare da Black Bass (http://ristoranteblackbass.com/), situato nell’affascinante cornice del museo Magi ’900, dove i tavoli trovano spazio tra scansie di libri e opere d’arte. Qui il pesce arriva freschissimo tutti i giorni dai principali mercati dell’Adriatico!

Domenica pomeriggio

Per concludere il tuo weekend a Pieve, puoi scegliere tra la visita presso una Porta e un museo, oppure un po’ di movimento all’aria aperta.

Se il clima stagionale non consente scampagnate (ma anche se sei un po’ pigro e preferisci rimanere in centro…), potresti andare a visitare Porta Ferrara, una delle 4 porte di ingresso al centro del paese che lo racchiudono perfettamente e ne fanno una “bomboniera”. Porta Ferrara è un bell’edificio del XIV secolo e ospita l’esclusivo Laboratorio di Liuteria (http://www.scuolaartigianatoartistico.it/liuteria_professionale.php ma non c’è molto… Forse è meglio questo: http://www.comune.pievedicento.bo.it/a-proposito-di../cultura/istituti-culturali/scuola-di-liuteria-del-centopievese ), attivo dal 1982 (per vederlo, però, dovresti aver prenotato la visita il giorno prima presso l’URP). Non molti conoscono questo aspetto della storia di Pieve di Cento, ovvero la sua radicata tradizione musicale e artigiana: botteghe di liutai sono documentate fin dal ’700; in questa zona, fino al 1930 si contano almeno 30 liutai attivi, e ancora oggi arrivano allievi da ogni parte del mondo. Tra i corsi del Laboratorio (quello sulla realizzazione delle chitarre elettriche sta spopolando!), il corso per violino – durante il quale si impara a costruire viole, violini e violoncelli – è professionalizzante. Durante l’anno si alternano, tra i vari corsi, oltre 50 allievi: davvero un’eccellenza tutta pievese!

Ma se non hai prenotato la visita al Laboratorio, una piacevole alternativa è rappresentata da Porta Asia (con l’accento sulla “i”) e l’annesso Museo della Canapa tessile (http://www.comune.pievedicento.bo.it/turismo-ed-enogastronomia/musei-e-monumenti-1/copy_of_musei/museo-della-canapa). La porta, risalente nella sua attuale struttura al 1342, è la più conosciuta delle quattro – non a caso è rappresentata nel logo di Pieve Minismart. Ospita al suo interno il Museo della Canapa, ovvero la fonte più redditizia, per Pieve, dall’Ottocento fino agli anni Sessanta del secolo scorso. Il Museo rappresenta e descrive, sotto ogni aspetto, la faticosa lavorazione di questo prodotto: dagli strumenti di lavoro ai semi della fibra, dai gomitoli di filo fino al prodotto finale, caratterizzato da grande qualità e robustezza.

Nella lavorazione della canapa erano coinvolte tantissime figure: il contadino, il gargiolaio, le filatrici, le tessitrici… Colpisce molto quante diverse fasi, quanto tempo e quanto lavoro occorresse per arrivare al prodotto finito!

Se ami la bicicletta e l’aria aperta, ti consigliamo di passare il pomeriggio pedalando sulla pista ciclabile di circa 12 km che da Pieve arriva fino all’area protetta Bisana, passando attraverso il Bosco della Panfilia ricco di querce, pioppi e salici, rimasto intatto fin dal 1700.

E con questo, Pieve ti saluta, certa che ti riavremo ancora nostro ospite!

 

Luoghi ed esercizi commerciali segnalati: